Bonus facciate 2020

Ma come funziona il Bonus Facciate? Per rispondere, vediamo nel dettaglio cosa prevede, chi può usufruirne, a quali condizioni e quali sono i vantaggi fiscali ed economici che ne conseguono.

Bonus Facciate, quali sono gli interventi inclusi?

Più o meno quasi tutto ciò che riguarda, per l’appunto, le facciate esterne. Dunque sono inclusi il consolidamento, il ripristino, il rinnovo e la tinteggiatura di balconi, cornicioni e altri ornamenti e fregi delle facciate. Sono detraibili anche le spese relative alla riparazione e sostituzione delle grondaie, parapetti e pluviali. Sì alla detraibilità anche agli impianti ma solo nel caso in cui riguardino le parti opache delle facciate esterne. Infine non è da sottovalutare la convenienza di un’altra voce tra quelle incluse nel Bonus Facciate. Sono infatti comprese tutte le spese professionali, come il progetto e i ponteggi (anche se eseguiti da società diverse da quella incaricata dei lavori).

Bonus Facciate, a chi spetta?

Se i tanti interventi di ristrutturazione inclusi nel Bonus Facciate possono fare gola ai più, bisogna stare attenti al rispetto dei diversi requisiti necessari al godimento del bonus. Quindi, chi può avvalersi del Bonus Facciate? A poterne usufruire sono tutti i contribuenti (basta che non siano sottoposti esclusivamente a tassazione separata o imposta sostitutiva), purché sostengano direttamente le spese per i lavori e che siano proprietari o si trovino nel possesso dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Inoltre, l’immobile su cui vanno effettuati i lavori di riqualificazione deve trovarsi, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, nelle zone A e B. Ossia, rispettivamente, le zone di interesse storico e artistico e quelle totalmente (o quasi) edificate. Tuttavia i singoli comuni hanno libertà di assimilare al regime di queste zone anche altre. Pertanto si consiglia di visionare gli specifici regolamenti comunali per comprendere se la propria abitazione rientri o meno nelle aree che possono beneficiare del Bonus Facciate.

Bonus Facciate, come funziona?

Se l’intervento che state pianificando sulla facciata esteriore del vostro immobile è incluso tra quelli detraibili appena descritti e rispettate le altre condizioni soggettive previste, allora è il momento di capire nello specifico come funziona il Bonus Facciate a livello fiscale. Il Bonus che ammonta a un valore, appunto, del 90% delle spese sostenute per i lavori, va diviso per 10 e inizia ad essere applicato nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 (più i nove periodi d’imposta successivi). Qualora la vostra imposta lorda non arrivi a coprire il bonus annuale che vi spetta, purtroppo il valore detraibile in eccesso non può essere compensato nei periodi d’imposta successivi. Inoltre, a differenza della maggior parte delle altre agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2020 (come l’Ecobonus, il Sismabonus etc.), non è possibile cedere il Bonus facciate come credito a soggetti terzi o trasformalo in sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha eseguito i lavori.

Bonus facciate, novità del Decreto Rilancio?

A quanto pare – ma fintanto che il cosiddetto Decreto Rilancio non verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale è difficile esporsi – sono previste delle modifiche al Bonus Facciate così come disciplinato dalla circolare n. 2/2020. Sembra infatti che il Bonus facciate sia destinato ad un vantaggioso aumento, passando dal 90% al 110% delle spese sostenute. Questo permetterebbe così persino un guadagno sull’abbellimento degli edifici. Inoltre, la possibilità di cedere il credito o di optare per uno sconto sul corrispettivo sembrano opzioni in via di apertura anche per il Bonus facciate.

Se quanto detto diventerà legge non c’è molto altro da aggiungere: il 2020 è l’anno in cui pensare ai lavori sui prospetti!